lunedì 30 maggio 2016

Matteo Renzi risparmia i soldi del tuo opuscolo ... Io dico NO




In perfetto stile berlusconiano (ma ormai solo chi ha il paraocchi ed il paraorecchie non si rende conto delle analogie fra Renzi ed il suo padre putativo) anche Matteo Renzi si appresta alla propaganda più becera naturalmente sovvenzionata con soldi pubblici: nelle case degli italiani arriverà l'opuscoletto per promuovere il Si al referendum di ottobre decantando le tante "cose buone" fatte da questo governo. Per quel che con ta il mio opuscoletto lo rispedirò al mittente con una lettera accompagnatoria.
Caro Matteo Renzi per quanto mi riguarda Lei si è giocato quel minimo di credito che le davo quando pugnalò alle spalle il suo collega, stavo per scrivere compagno ma ho ricordato che questo termine non è contemplato nel suo vocabolario, di partito Enrico Letta. Lei si è screditato non tanto per il suo gesto quanto per aver dichiarato qualche mese prima in una intervista televisiva: "Mai al governo senza passare dalle elezioni" come a dire che con lei l'Italia della prima ed anche della seconda Repubblica sarebbe cambiata davvero. Ed invece ecco che lei prontamente rinnegò le proprie affermazioni facendo fuori addirittura un presidente del consiglio del suo stesso partito e mettendo in piedi una maggioranza esattamente uguale a quella del povero Letta, con addrittura alcuni stessi ministri. Ed allora che credito dare ad un capo di governo che dice una cosa e ne fa esattamente un'altra opposta e contraria ? Per quanto mi riguarda alcun credito e qualunque fosse stata poi la sua opera riformatrice io le sarei stato sempre e comunque contro. Per fortuna poi questa contrarietà di principio e di forma è diventata anche una contrarietà di sostanza grazie alle sue riforme che stanno riportando il paese indietro di oltre 50 anni cancellando i diritti conquistati dal ceto medio basso e per una riforma costituzionale tra le peggiori che siano state fatte in questi anni (si perché non è assolutamente vero che le riforme in questi anni non siano mai state portate a termine, altra bugia del suo percorso politico). La riforma del lavoro secondo i dettami della confindustria, il suo legame con Marchionne e company, la riforma costituzionale e la nuova legge elettorale che di fatto porteranno ad una cancellazione mascherata della democrazia parlamentare in nome di un premierato non palese, costituiscono interventi ai quali sarà necessario rispondere con un No netto e preciso a partire dal referendum di Ottobre. L'occasione per cambiare davvero le cose e per mostrare che la politica avrebbe cambiato verso, lei ce l'ha avuta quando è stata dichiarata incostituzionale la legge elettorale denominata Porcellum. Quello era il momento per mettere a punto una "nuova" legge elettorale che rispondesse ai dettami della Corte e tornare immediatamente alle elezioni per affidare la riforma costituzionale ad un parlamento realmente legittimato dal voto. Lei invece ha preferito andare avanti nella peggior tradizione della politica italiana, ha riproposto una legge elettorale con tutti i difetti del Porcellum e quindi di nuovo a rischio di costituzionalità, ed ha portato a termina una riforma costituzionale approvata esclusivamente dalla sua maggioranza, che comprende in plurindagato e pluriinquisto Verdini, e quindi da un parlamento privo dell'autorevolezza necessaria. Ecco perché è necessario dire No a tutte le sue "controriforme" per ripartire da un nuovo parlamento eletto possibilmente con una nuova legge con la quale i cittadini possano davvero eleggere i loro rappresentanti. Ecco perché il No servirà sia a rispedire al mittente una riforma peggiore di quella del suo predecessore l'ex cavaliere, e segnerà quindi il vero punto di ripartenza per un paese martoriato da 25 anni di politica corrotta e inadeguata a governare un paese democratico.

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