giovedì 25 giugno 2015

"L'Italia non è il paese dei balocchi" .... magari lo fosse


"Lì non vi sono scuole, lì non vi sono maestri, lì non vi sono libri. In quel paese benedetto non si studia mai. Il giovedì non si fa scuola e ogni settimana è composta da sei giovedì ed una domenica". Insomma tutto molto più chiaro e lineare rispetto al paese Italia. Un paese dove si fa finta di fare tutto sul serio ma che alla fine sta nel caos più completo in ogni settore. Perfino la Corte Costituzionale ormai è entrata in confusione al servizio della politica e non più istituzione garante del rispetto della costituzione. Alcuni esempi. Lo scorso anno dichiarò illegittima la legge elettorale in vigore da tre legislature, ma si affrettò a sancire la totale legittima del parlamento: abbiamo eletto un parlamento con una legge incostituzionale ma il parlamento stesso è costituzionale. Una confusione totale che nemmeno nel paese dei balocchi sussiste. Un mese e mezzo fa dichiarò incostituzionale il blocco dell'adeguamento delle pensioni messo in atto dal 2011 in poi e i giudici furono bastonati dalla politica che ha bellamente disatteso quella sentenza, come dire: le vostre sentenze contanto quanto il due di coppe quando briscola è spade. Ieri la Corte per evitare di essere bastonata e di vedere le proprie sentenze trattate come carta straccia ha emesso un altro verdetto che nemmeno nel paese dei balocchi sarebbe preso in considerazione: il blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici è incostituzionale ma solo da oggi in poi. Ma la costituzione non è in vigore dal 1948 ? E allora perché un provvedimento incostituzionale lo diventa solo oggi e non quando è stato preso qualche anno fa ? Poi i nostri governanti si meravigliano se l'Europa ci tratta a pesci in faccia sulla questione immigrazione, e come deve essere trattato un paese governato da politici incompetenti che emanano leggi incostituzionali le quali sono bocciate dalla Corte Costituzionale (l'organo preposto a valutare la rispondenza di ogni provvedimento legislativo alla costituzione italiana) alcuni anni dopo ma i cui effetti sempre per la corte sono rispondenti alla costituzione ? A pesci in faccia naturalmente. L'europa poi sa che il presidente del consiglio ha il suo famigerato piano B per contrastare e risolvere il problema immigrati, lo ha esposto ieri al senato e consiste in 3 punti fondamentali: 1) chiediamo all'europa di fare la sua parte (come tutti i governi vanno blateranno da oltre 10 anni); 2) non avere paura dei rimpatri (che sono previsti da tutte le leggi sull'immigrazione emanate dai governi da 25 anni a questa parte); 3) le regioni accolgano i rifugiati e gli altri a casa (il classico scaricabarile ormai considerata una specie di disciplina olimpica da parte dei politici italiani). E che dire poi della scuola e della riforma che il governo sta mettendo in atto ? Anche questa in Italia è una disciplina olimpica per i vari governi che si succedono alla guida del paese, ognuno mette la sua firma sulla scuola tanto che il faldone che contiene le riforme dell'istruzione in italia contiene più leggi dei lucchetti di Ponte Milvio. Ma quando si parla di riforma della scuola il cittadino comune europeo pensa alla riforma della didattica, dei programmi, dei percorsi formativi insomma a tutti quegli interventi che dovrebbero migliorare appunto la didattica. Sbagliato questo accade in un paese normale non in Italia. Nel paese dei balocchi il problema è stato risolto alla radice: niente scuola. In Italia si va a riformare ciò che servirà solo a creare i soliti clientelismi accorpando i poteri in mano di una persona sola il preside che diventa una specie di sceriffo come i sindaci nei comuni. A questo punto c'è quasi da rimpiangere la riforma Gelmini che almeno intervenne sui percorsi didattici abolendo la geografia.

1 commento:

The Polite Polar Bear ha detto...

Il lieto fine ormai c'è solo nei telefilm anni '80.