mercoledì 17 settembre 2014

Il discorso di Renzusconi





Ad ascoltare il discorso di Renzi alla camera (48 minuti intensi !!!!) magari doppiato con un'altra voce e senza vedere le immagini si sarebbe fatto fatica a capire chi fosse l'oratore: Renzi, il condannato di Arcore o addirittura Craxi. Già anche lui come il Bettino degli anni 80 attacca i giudici e la magistratura accusandoli con le loro indagini di voler sovvertire il potere politico. Craxi si riferiva in quel discorso alla P2 ed a Calvi, Matteo all'indagine sulle tangenti Eni e quello che sta accadendo in Emilia. Naturalmente non c'è bisogno di citare il condannato che in ogni suo discorso, anche quandi parlava delle mele del trentino, trovava modo di attaccare la magistratura per le indagini a raffica sulle sue malefatte pre e post discesa in campo. Insomma il pensiero sulla giustizia dai socialisti, passando per Forza Italia per arrivare al Pd di oggi è sempre lo stesso: guai a chi tocca il politico e guai a chi si permette di recapitare un avviso di garanzia ad un politico che deve essere considerato una specie di partecipazione di nozze. Certo siamo tutti d'accordo a non considerare l'avviso di garanzia una specie di condanna già emessa, ma dal punto di vista etico un politico che ne riceva uno dovrebbe sempre avere il buon gusto di mettersi da parte come avviene in tutto il mondo civile e democratico. Ma noi italiani siamo diversi e l'avviso di garanzia è una specie di pasciapassare per la carriera politica e magari anche di governo. Ma questo passo sulla giustizia non è stato l'unico ad avvicinare Renzi al suo padre putativo. Che dire della minaccia di elezioni al grido o si fa come dico io o si va alle elezioni nel 2015. Dopo gli annunci ora si passa ai ricatti, forte della sua convinzione che andare alle elezioni il prima possibile gli permetterebbe di sfruttare ancora l'onda delle europee e poi di presentarsi come colui al quale non è stato permesso di riformare il paese. Naturalmente senza entrare nel merito delle riforme stesse che il Renzusconi intende portare a termine: alcune finte (abolizione del Senato e delle Province, a proposito ad ottobre in molte province si vota ma a votare sarà solo la classe eletta dei consiglieri comunali, si torna indietro nel tempo dando vita di nuovo alle caste), alcune anzi quasi tutte antidemocratiche che tolgono ai cittadini il diritto di voto, altre anticostituzionali (leggi Italicum). E che dire poi degli 11 secondi dedicati dal presidente del consiglio al tema dei diritti civili ? " «Al termine dei mille giorni ci sarà una legge sui diritti civili perché non è pensabile che questo tema torni a essere argomento di discussione politico»  Come dire: "Basta non se ne parli più che poi ci penso io nel 2017". Intanto si assiste alle assurdità di questo paese dove due coppie gay vanno a contrarre matrimonio all'estero per poi, grazie a qualche sindaco di avanguardia" registrare l'atto nel comune di residenza. Insomma il lavoro sporco lo si faccia all'estero poi noi certifichiamo ma non siamo "complici". E che dire della fecondazione eterologa dove ormai è la magistratura che fa le leggi mentre la politica del governo Renzi se ne frega. Ecco insomma difficile trovare differenze fra i due leader di Forza Italia e del Pd, ed ancora una volta il condannato è stato un volpone, ci aveva visto lungo assoldando l'ex sindaco di Firenze in quella famosa cena di Arcore. Li ci furono solo parole e promesse che poi sono state certificate nel patto del Nazareno ed ora il 41% degli italiani pensa di aver dato il proprio voto al volto nuovo della politica ed invece ora si rende conto di aver confermato e reso più solido il vecchio pregiudicato e plurinquisito.

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